Si tratta di una crescita in controtendenza: quando un intero settore ha ovviamente perso, l’aeroporto di Montichiari ha fatto segnare una crescita del 28% rispetto al 2019.
La spiegazione di tutto ciò, intuibile, è presto svelata. Se nello scalo bresciano ormai da tempo immemore non si vedono passeggero, lo stesso non si può dire per le merci e in un 2020 di pandemia e lockdown con il commercio online ai massimi la movimentazione cargo ha visto un’impennata.
Allora la vocazione del D’Annunzio è diventata un punto forte con una crescita importante della movimentazione di merci che sfiora il 30%. Praticamente nel solo 2020 sono passate per lo scalo bresciano 39.234 tonnellate di merce determinata in particolare da un potenziamento dell’attività di DHL e Poste Italiane.
La posta trasportata è stata pari a 30.045 tonnellate, in crescita del +37%, ed è stata accompagnata dall’ottima performance dei volumi di merce trasportati via aerea pari a 7.953 tonnellate, in incremento del +156%, a cui si è aggiunto un marginale trasporto di merce via camion di 1.236 tonnellate.
Regione Lombardia e gestore però, non abbandonano del tutto la possibilità dell’ennesimo tentativo di rilancio del D’Annunzio anche per un traffico di tipo civile: “C’è da parte della Regione tutta la disponibilità a trovare delle soluzioni praticabili – ha detto la presidente della commissione territorio Claudia Carzeri – e auspico vivamente che si possa trovare una compagnia aerea disponibile a far viaggiare anche i passeggeri”.