Brescia è la seconda provincia italiana per rilevanza dell’industria metalmeccanica dopo Torino: oltre 100mila addetti attivi e prima in Italia nella metallurgia con oltre 16mila addetti, in prodotti di metallo con 39mila ed è comunque nelle prime dieci per macchinari e mezzi di trasporto.
Questo quadro fa capire quanto sia un settore importante per il tessuto produttivo bresciano, uno specchio della produttività che secondo il Centro strudi di Confindustria Brescia sta ripartendo e crescendo. Nel primo trimestre del 2021 infatti, l’attività produttiva dei settori metalmeccanici ha segnato per la prima volta variazioni positive rispetto allo stesso trimestre del 2020 (tendenziali), dopo una serie di flessioni accumulate già dal terzo trimestre 2019.
Per scendere più nel dettaglio il comparto della meccanica ha registrato una crescita tendenziale dell’attività del
+2,2% (dopo il -15,3% del quarto trimestre 2020), quello della metallurgia del +14,5% (-5,8% nel periodo precedente).
La dinamica rispetto al trimestre precedente (congiunturale) segnala un ulteriore aumento della produzione nel primo trimestre 2021 (dopo quello rilevato nell’ultima parte dello scorso anno): +3,8% per la meccanica e +9,4% per la metallurgia.