Si è avvalsa della facoltà di non rispondere l’educatrice “ad personam” di 33 anni arrestata ieri per maltrattamenti e lesioni nei confronti della bimba disabile che avrebbe dovuto, invece, seguire a scuola.
La donna non ha voluto rispondere alle domande del Gip, ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee: “sono rimasta sotto choc vedendo le fotografie dei maltrattamenti contestati, non avrei mai fatto male alla bambina. Le volevo bene”. avrebbe detto la donna al giudice.
Ad inchiodarla ci sono però le immagini delle telecamere posizionate a scuola dai carabinieri che ritraggono le violenze della donna nei confronti della bambina.
Le accuse sono pesantissime, “maltrattamento pluriaggravato su minore con disabilità e lesioni aggravate”. L’arresto è scattato in flagranza di reato.
La piccola – lo documenterebbero le immagini- è stata spintonata, presa a schiaffi, pizzicotti su collo e viso, le avrebbe anche tirato i capelli” .
A far scattare le indagini la denuncia dei genitori dopo aver riscontrato segni di violenza fisica sul corpo della figlia e la sua resistenza al mattino a non voler andare a scuola.
Il Gip deciderà in giornata se convalidare l’arresto della donna che ora si trova nel carcere di Verziano