Un inizio anno a dir poco piovoso. E in questi ultimi giorni si è visto eccome un po’ in tutto il nord Italia. Il Centro Dati Acqua e Territorio Rurale di ANBI Lombardia ha calcolato che nel solo mese di marzo sono caduti mediamente in regione oltre 218 millimetri di acqua, ossia tre volte la media del periodo di riferimento 2006-2020 e ben sopra il precedente massimo di 140 millimetri.
Nella sola settimana scorsa gli afflussi nei bacini lombardi hanno superato i 750 milioni di metri cubi, di cui il 35% ha interessato aree di pianura, con precipitazioni cumulate che nelle province più occidentali della Lombardia hanno sorpassato i 130 millimetri in poche ore.
Fortunatamente Brescia è stata lambita solo parzialmente dall’ultima ondata delle scorse piogge, ma ampie porzioni delle Lombardia hanno patito le conseguenze di queste precipitazioni anomale. Comunque poteva andare peggio, almeno secondo l’Anbi. Infatti l’associazione che regola i Consorzi irrigui afferma che il reticolo di canali ha funzionato.
Quella contro il rischio idrogeologico è però una battaglia da continuare a combattere: “È indispensabile – ha detto il presidente dell’Anbi Alessandro Rota – continuare a investire in opere idrauliche, rafforzando la cultura della prevenzione e della cura del territorio con il superamento dell’approccio emergenziale”.