Dopo il caso sospetto registrato una manciata di giorni fa a Manerba, sul Garda arriva una nuova segnalazione relativa alla febbre Dengue. Anche in questo caso si tratta di un sospetto non accertato, ma tanto basta perché a Padenghe venga avviata la profilassi.
Martedì mattina, a poche ore dalla segnalazione, il Comune ha disposto infatti con un’ordinanza firmata dal sindaco Albino Zuliani la disinfestazione straordinaria della zona interessata che nel caso specifico coinvolge le vie Calvino e Ronchi.
Come ormai ben noto, la disinfestazione riguarda la zanzara (quella tigre in particolare) che veicola il virus. Anche in questo caso l’ordinanza sindacale impone una serie di norme a tutti i cittadini per evitare la proliferazione di questo insetto: in linea di massima evitare che si formino ristagni d’acqua. Le linee guida sono comunque dettagliate nel testo del documento, così come in un utile opuscolo dell’Ats.
Febbre Dengue, i sintomi
La Dengue non si trasmette con contagio diretto fra esseri umani, ma attraverso la puntura di zanzare (solitamente Aedes aegypti, ma in alcuni casi anche Aedes albopictus) che a loro volta hanno punto una persona infetta. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.
Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.
La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.
Stando a quanto riferito dall’Istituto superiore di sanità non esiste un trattamento specifico per la Dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono durare anche per alcune settimane.
Nei soggetti più fragili i sintomi possono essere più severi con emorragie gravi da diverse parti del corpo che possono causare veri e propri collassi e, in casi rari, risultare fatali.
Attualmente non esiste un vaccino, anche perché la diffusione è avvenuta in anni recenti. Essendo causata da quattro virus molto simili, l’aver contratto la Dengue non garantisce protezione, poiché si è immunizzati al ceppo che l’ha causata ma non agli altri tre.