Primo decreto sul contenimento del contagio da coronavirus del governo guidato da Mario Draghi, una via di mezzo fra conferme e ritocchi su spostamenti, colori e autocertificazione.
Assodato che gli spostamenti fra regioni rimangono vietati fino al prossimo 27 marzo, si prova ora a scendere nelle motivazioni valide per valicare il confine della propria regione. Come in passato rimane necessaria l’autocertificazione per motivi di lavoro, motivi di salute o motivi di urgenza. In ogni caso è obbligatorio portare con sé una documentazione a prova della propria giustificazione (ad esempio un tesserino fornito dal datore di lavoro). Attenzione poiché nelle norme è specificato che verranno effettuati controlli successivi per verificare la veridicità di quanto dichiarato e in caso di falsità si commetterà reato.
Un’ulteriore restrizione rispetto all’ultimo decreto è la scomparsa della deroga per la visita in casa di amici nelle zone rosse per una volta al giorno. Sarà consentito fare visite in zona gialla nella propria regione e in zona arancione all’interno del proprio Comune. Confermata invece la deroga per i piccoli Comuni con meno di 5mila abitanti che potranno spostarsi per le visite verso un altro paese (a massimo 30 chilometri di distanza) anche in zona arancione.
Non cambia nulla sul discorso seconde case, generalmente si possono raggiungere ma attenzione poiché il contratto di affitto o di vendita deve essere antecedente al 14 gennaio scorso.