In attesa che il nuovo Dpcm venga illustrato dal ministro Roberto Speranza alla Camera alle 13 di mercoledì, si delineano man mano le varie misure contenute nella bozza con le nuove restrizioni in chiave anti contagio che dovrebbero essere valide dal 16 gennaio.
Stando alle ultime indiscrezioni il governo avrebbe comunicato alle Regioni la volontà di mantenere la deroga per le visite a parenti e amici proprio come durante le feste natalizie. Solo per rinfrescarsi la memoria una visita al giorno entro i limiti regionali per un massimo di due persone salvo minori di 14 anni e persone non autosufficienti.
Confermato anche il divieto di asporto per i bar a partire dalle 18 per limitare quanto restava – in realtà già molto poco – della movida serale nelle zone arancioni. Pare però che l’intenzione dell’esecutivo sia quella di evitare l’arancione nazionale nei fine settimana.
Per quanto riguarda coprifuoco, palestre e piscine non cambierà nulla. Tutto come abbiamo imparato a conoscere nelle ultime settimane. Unici spiragli di apertura potrebbero esserci per i musei su richiesta del ministro Franceschini, in realtà iscrittosi nella frangia più rigorista del governo, e per gli impianti sciistici.
Nel testo potrebbero fare per la prima volta la loro comparsa anche le zone bianche, cioè aree dove tutto è aperto. Al momento visti i dati si tratta di un traguardo teorico, ma per entrarci dovrebbe servire un Rt più basso di 0.50 in concomitanza con altri indicatori.
Come già anticipato negli ultimi giorni lo stato di emergenza verrà prorogato per un altro trimestre.