Prosegue il confronto tra il governo e le Regioni sul piano vaccini contro in Covid-19 che sarà al centro dell’incontro che si tiene oggi pomeriggio tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e i rappresentanti della Regioni. Alla riunione parteciperanno anche il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
L’obiettivo, dopo il richiamo alle Regioni del premier per i ritardi e le differenze nelle somministrazioni, è quello di accelerare la campagna di vaccinazione rispettando le priorità e uniformare i piani regionali seguendo l’impostazione nazionale. Si discuterà poi anche di hub e punti vaccinali nelle città, ma anche della postazioni mobili per raggiungere le zone più isolate dove le vaccinazioni vanno a rilento.
“Draghi ha voluto fare un forte richiamo affinché si proceda tutti spediti. Non c’è stato nessun strappo e se c’è stato è stato ricucito bene”, ha detto questa mattina Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, su Canale 5.
“Oggi abbiamo un incontro e ne avremo altri nei prossimi giorni sul Recovery. Dobbiamo lavorare insieme”, ha aggiunto. Con l’arrivo di più di un milione di dosi di Pfizer, oltre 500 mila di Moderna e 1,3 milioni di AstraZeneca “avremo le dosi che sono mancate finora”, ha spiegato ricordando che “ora la priorità è finire i vaccini agli ultraottantenni e iniziare con i settantenni”.
L’incontro di oggi tra il governo e le Regioni arriva mentre l’esecutivo è impegnato sul nuovo decreto legge con le misure che entreranno in vigore dopo Pasqua. Il provvedimento seguirà la linea di prudenza evidenziata dallo stesso Draghi mantenendo alcune restrizioni che potrebbero però essere sottoposte ad una “revisione” a metà aprile. Con numeri meno drammatici e una curva epidemiologica in discesa non sono escluse delle riaperture mirate, a partire da bar e ristoranti a pranzo.