La condanna a 30 anni è definitiva. Ora resta da capire dove Channbi Mootaz sconterà la sua pena. Respinto dunque il ricorso del tunisino autore dell’omicidio dell’allora moglie Daniela Bani il 22 settembre 2014. Un delitto compiuto nella casa dove in quei momenti era presente anche il figlio.
Channbi Mootaz quella notte colpì Daniela Bani con 37 coltellate in diversi punti del corpo. Dopo aver lasciato i figli dai suoceri, l’uomo partì per la Tunisia credendo forse di sfuggire alla giustizia. Così non è stato. Dopo aver vissuto in latitanza, l’uomo venne arrestato a febbraio e da allora si trova in carcere nel suo paese d’origine.
“Sono contenta” ha detto la mamma di Daniela Bani, Giuseppina Ghilardi, dopo la sentenza. Ora non resta che chiarire dove Mootaz sconterà la pena. Difficilmente la Tunisia concederà l’estradizione, più facile che l’uomo sconti i 30 anni nel carcere dove si trova attualmente. “Su questo, prosegue Giuseppina Ghilardi, spero si attivi la politica”.