Ergastolo per aver ucciso lo zio Mario e per averne distrutto il cadavere.
Lo ha deciso la Corte d’Assise di Brescia presieduta dal Giudice Roberto Spanò al termine di una Camera di Consiglio iniziata ieri e durata oltre 10 ore.
Mario, l’imprenditore bresciano svanito nel nulla l’8 ottobre 2015 dalla fonderia di Marcheno.
Accolta dunque la richiesta di condanna all’ergastolo avanzata dall’accusa. La difesa invece aveva chiesto l’assoluzione.