Omicidio di Fiesse: all’origine alcool e droga per il figlio adottivo
Sono sempre più chiari i contorni dell’omicidio avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì a Fiesse. Dieci, forse undici coltellate. Tanti sono stati i fendenti mortali che il 45enne Sebastian Stepinski ha sferrato contro il padre adottivo Marino Pellegrini, ex agricoltore ed ex camionista di 74 anni. All’origine del folle gesto ci sarebbe l’ennesima lite determinata da uno stato di ubriachezza dell’omicida. Sebastian Stepinski aveva problemi psichiatrici accertati e diagnosticati, assumeva psicofarmaci quasi quotidianamente. L’alcool un problema in più trasformatosi nella miccia che ha fatto scattare l’ira omicida. Sarebbe stato lui stesso a confessare l’omicidio alla madre adottiva poco più tardi. “Ho ucciso Marino”, avrebbe detto Sebastian alla madre. Stando alle prime ricostruzioni i vicini di casa raccontano di tanti problemi, di litigi sempre più frequenti e violenti. Sebastian Stepinski è stato ora tratto in arresto: accompagnato in caserma, l’uomo ha già confessato. Per lui l’accusa è quella di omicidio volontario. Un uomo da passato tinto di nero: nel 2001, ubriaco alla guida, aveva provocato un incidente in cui erano morte due persone, entrambe di San Felice del Benaco. Anche all’epoca era stato arrestato, per omicidio colposo. Ora l’omicidio volontario del padre adottivo.
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