Omicidio Manuela Bailo: all’appello mancano tre oggetti
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Omicidio Manuela Bailo: all’appello mancano tre oggetti
Circostanze, quelle della morte di Manuela Bailo ancora da chiarire fino in fondo. Perchè dal giorno del suo fermo Fabrizio Pasini, ora in carcere con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, ha mentito ad ogni piè sospinto. All’appello mancano diversi oggetti. A partire da un coltello che non si trova: l’arma bianca usata da Pasini per recidere in modo netto la carotide di Manuela Bailo. Gli inquirenti cercano due coltelli: uno ritrovato dai carabinieri nella sua macchina, l’altro ancora non si trova. All’appello manca anche la borsa con alcuni vestiti e oggetti personali di Manuela, quella ripresa dalle telecamere dell’appartamento di Nave il 28 luglio verso le 17.30, prima che la 35enne esca in auto per raggiungere Pasini a Brescia. E manca anche il suo telefono cellulare: quello che Pasini ha usato per inviare sms fingendosi la ragazza e sul quale potrebbero esserci messaggi in grado di definire i contorni di una relazione pagata con la vita. Sembra non reggere la tesi della lite per un tatuaggio. Telefono cellulare cercato, nei giorni scorsi, nelle acque delle Torbiere ma senza esito.