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Adesso è davvero ufficiale: la filiale bresciana della Banca d’Italia chiude i battenti. A nulla è valsa la mobilitazione della politica che, per una volta, si era unita per fare fronte comune a difesa del presidio. A Roma si erano recati la sindaca Laura Castelletti, il presidente della provincia Emanuele Moraschini, gli onorevoli Fabrizio Benzoni, Cristina Almici e Simona Bordonali.

“Per ragioni di efficienza e di razionalizzazione delle attività” recita la nota che mette la parola fine alla vicenda, chiudendo non solo la sede di Brescia ma anche quella di Livorno. Le due filiali saranno accorpate alle sedi regionali di Milano e di Firenze.

“La Banca non farà mancare il suo apporto alle istituzioni e alle comunità di questi territori – rassicurano dall’istituto – La riforma intende valorizzare la presenza della Banca sul territorio e favorire un utilizzo delle risorse più efficiente, flessibile e integrato con gli uffici centrali”.

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Sta di fatto che, con l’approvazione del piano di riorganizzazione delle filiali, Brescia perde non solo un servizio prezioso ma anche una battaglia politica nazionale.

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