Palazzo Loggia ha varato la “delibera Rigamonti” per l’affidamento dell’impianto in concessione. Queste le caratteristiche: durata minima 2 anni, massima di 9 in base al costo delle migliorie apportate per l’adeguamento dell’obsoleto stadio di Mompiano per la Serie A.

A questo si aggiunge un canone d’affitto di 150 mila euro. Il bando è atteso per dopo Pasqua quando arriveranno da Coni le risposte alle domande poste in merito agli interventi di adeguamento. Da quel momento bisognerà attendere un mese per la chiusura della presentazione delle domande con il vincitore del bando proclamato solo a maggio quando sarà già terminato il campionato.

Per l’inizio dei lavori bisognerà dunque ancora aspettare con quest’ultimi a dover, per forza di cose, viaggiare spediti per essere terminati verso fine agosto all’inizio del prossimo campionato. Impossibile, ad oggi, la costruzione di un nuovo impianto.

Per tale ragione l’ipotesi australiani non viene scartata ma nemmeno caldeggiata anche se in programma c’è un incontro tra il sindaco Emilio Del Bono e l’ambasciatore nei prossimi giorni. Il progetto stadio degli australiani prevede una rivoluzione di una parte della città anche dal punto di vista urbanistico e per questo con tempistiche troppo lunghe.

La palla passa ora nelle mani di Massimo Cellino o ad altre eventuali società di calcio che volessero concorrere. Il rischio, piuttosto, è che il bando vada deserto, anche se la flessibilità della durata minima di due anni sembra fatta apposta per spianare al presidente del Brescia Calcio.

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