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Un’altra giornata di ricerche strumentali , purtroppo vane, di Paola Tonoli, la donna scomparsa nel nulla giovedì pomeriggio a San Felice del Benaco.

Sotto il coordinamento della Guardia Costiera ed in stretta collaborazione con le squadre di Vigili del Fuoco e delle altre istituzioni impiegate, l’unità di ricerca strumentale del Gruppo Volontari del Garda è stata impegnata per oltre 25 ore nello scandaglio dei fondali antistanti la zona del ritrovamento di alcuni effetti personali di Paola Tonoli, sulla riva alla Baia del Vento a San Felice del Benaco.

Per poter eseguire una ricerca il più possibile estesa e nello stesso tempo precisa – scrivono i Volontari del Garda in una nota – si sta impiegando un sonar meccanico di profondità che consente di individuare possibili obiettivi posati sul fondo che vengono immediatamente visionati tramite la telecamera del ROV, il veicolo subacqueo a comando remoto che permette sia la visione degli obiettivi che un eventuale recupero.

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Nonostante siano stati scandagliati oltre 900mila mq. (90 ettari di fondale) in due giornate ed una notte di lavoro non si è ancora giunti a nessun ritrovamento.

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