È il secondo giorno dell’esposizione della salma di Papa Francesco e sono già migliaia i fedeli in piazza San Pietro giunti per porgere l’ultimo saluto al Santo Padre. Piazza San Pietro si prepara ad accogliere l’enorme afflusso previsto per i funerali di sabato già dalle prime ore del mattino: lungo via della Conciliazione sono state sistemate delle transenne che delimitano il percorso da destra a sinistra, per facilitare l’ingresso ordinato dei pellegrini in direzione dei posti di blocco, prima di entrare nella Basilica.

Ai varchi di sicurezza si sono già formate le prime file. Uomini, donne e bambini provenienti da tutto il mondo attendono pazientemente il loro turno, formando una lunga colonna che taglia in due la via. I fedeli continuano ad arrivare, incuranti delle ore di attesa, per rendere omaggio al Pontefice. Per tutta la notte e fino alle 5.30 la Basilica è stata aperta per accogliere i fedeli ed è stata riaperta questa mattina alle 7. Alle 9 le campane a morto hanno rintoccato, mentre la piazza era già gremita di pellegrini. Il cielo è nuvoloso, l’aria densa di raccoglimento e commozione. Nel frattempo, un nuovo altare spontaneo è stato allestito nei pressi del colonnato: una tovaglia bianca, lettere indirizzate a Bergoglio, lumini accesi e fiori rendono omaggio alla memoria del Papa. I funerali si terranno sabato 26 alle ore 10 sul sagrato della Basilica Vaticana. Al termine della cerimonia, il feretro sarà trasferito alla Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione.

Come riferisce il Sir – Servizio informazione religiosa attraverso il direttore della direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, professor Andrea Arcangeli “Sua Santità è deceduto alle ore 7:35 del giorno 21/04/2025 nel suo appartamento presso la Domus Santa Marta (Città del Vaticano) per: ictus cerebri; coma; collasso cardiocircolatorio irreversibile in soggetto affetto da pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica multiple; ipertensione arteriosa diabete tipo II. L’accertamento della morte – spiega Arcangeli – è stato effettuato attraverso registrazione elettrocardiotanatografica”.

Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, Jorge Mario Bergoglio era stato ricoverato al Policlinico Gemelli lo scorso 14 febbraio per il riacutizzarsi della bronchite e l’insorgere di un’infezione polimicrobica alle vie respiratorie. Il 23 marzo scorso era stato dimesso: nelle ultime settimane Papa Francesco aveva limitato gli impegni, ma nella domenica di Pasqua, aveva incontrato per pochi minuti il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, ed aveva partecipato alla benedizione “urbi et orbi”. “Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua. Incarico il maestro delle Cerimonie di leggere il messaggio”, le parole del Santo Padre che aveva lasciato la lettura appunto del messaggio a monsignore Diego Rave.

L’annuncio della morte è stato dato lunedì dal cardinale Farrell: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre – le parole di Farrell -. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”.

Eletto Pontefice il 13 marzo 2013, Bergoglio è stato il 266mo Papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma. Durante il suo pontificato ha portato avanti diverse riforme, tra cui quella dei dicasteri vaticani, e ha indetto nel 2015 un Giubileo straordinario. Figlio di emigranti piemontesi, il padre Mario ragioniere era impiegato nelle ferrovie, mentre sua madre, Regina Sivori, si occupava della casa e dell’educazione dei cinque figli. All’età di 21 anni, a causa di una grave forma di polmonite, gli venne asportata la parte superiore del polmone destro. Dopo essersi diplomato come tecnico chimico, nel 1958 decise di entrare in seminario cominciando il suo noviziato nella Compagnia di Gesù. Nel 1963 si laureò in filosofia.

Mentre insegnava letteratura e psicologia in un collegio di Buenos Aires prese la laurea anche in Teologia. Nel 1992 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo ausiliare di Buenos Aires, titolare di Auca. Alla morte del cardinale di Buenos Aires Antonio Quarracino, il 28 febbraio 1998 gli successe come arcivescovo e nel 2001 Giovanni Paolo II lo nominò cardinale. Dal 2005 al 2011 fu a capo della Conferenza Episcopale Argentina.

Nel marzo del 2013 Bergoglio partecipò al conclave dopo la rinuncia di Papa Benedetto XVI: dopo cinque scrutini venne eletto Sommo Pontefice. Fu una sorpresa per tutti. Bergoglio è il primo gesuita a diventare Papa, il primo Pontefice proveniente dal continente americano e il primo Pontefice della storia a poter conversare con il suo predecessore, Benedetto XVI.

Assunse il nome di Francesco in onore di san Francesco d’Assisi e decise di risiedere a Santa Marta anziché nell’appartamento papale del Palazzo Apostolico. Sul tema dell’omosessualità papa Francesco ha più volte ribadito che chi criminalizza “sbaglia” perché “essere omosessuali non è un crimine”. Apre alla somministrazione della comunione ai divorziati e sollecita più attenzione nei confronti di unioni civili, coppie di fatto e omosessuali. Istituisce anche una commissione di studio sul diaconato delle donne e si schiera con forza in difesa dei migranti e impegnandosi a debellare gli abusi sui minori all’interno della Chiesa.

Nel 2021 il Papa affronta un intervento chirurgico programmato per una stenosi diverticolare sintomatica del colon il cui esito è positivo. A dicembre 2022 Papa Francesco, in un’intervista alla “Abc”, rivela di aver già “firmato le mie dimissioni. In caso di impedimento per motivi medici o che so, ecco le mie dimissioni. Ce le avete già”. Nel 2023 il Pontefice torna al Gemelli e viene sottoposto a un’operazione di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi, operazione riuscita senza complicazioni. Sempre nel 2023, il Pontefice trascorre tre giorni al Gemelli per un’infezione respiratoria. Il 24 dicembre scorso il Papa, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, ha ufficialmente dato il via al Giubileo Roma 2025.

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