Con una nota, il Ministero dell’Interno torna sul problema dei passaporti il cui rilascio richiede (almeno per Brescia) diversi mesi. Il Ministero fa sapere che “le questure hanno messo in campo un poderoso sforzo organizzativo finalizzato alla soddisfazione delle istanze ricevute”.
Diverse le vie attraverso cui il Ministero sta cercando di smaltire gli enormi ritardi (aggregazione di personale, task force, open day, ampliamenti di orari), ma sta di fatto che se a oggi un bresciano vuole fare il passaporto la sfida rimane assai ardua.
Le nuove slot vengono pubblicate sull’agenda online ogni mattina alle 8. Un “click day” quotidiano che deve impegnare decine e decine di conterranei, perché puntalmente i vari passaggi del portale diventano lenti se non addirittura completamente bloccati. Fra un’attesa e un rimpallo, una connessione persa e un superamento dei tempi, sta di fatto che una volta riusciti ad accedere al calendario della Questura di Brescia, i posti sono già belli che finiti sino all’estate. Quindi bisogna attendere e sperare per il giro successivo.
Agende piene anche a Desenzano, mentre qualche posto libero fra giugno e luglio c’è a Darfo. Peccato che viga il vincolo territoriale quindi, se non si risiede nei Comuni della Val Camonica, non è possibile usufruire di quegli spazi.
“Ringrazio gli operatori della Polizia di Stato per l’impegno e lo sforzo organizzativo messo in campo sul tutto il territorio. Bene che abbiano applicato parte delle misure strutturali che avevamo chiesto, anche se ancora non ci risulta che ciò sia accaduto su tutto il territorio italiano – commenta il deputato bresciano Fabrizio Benzoni – Continueremo a monitorare la situazione e combattere per togliere il vincolo di territorialità”.
In conclusione di nota, il Ministero rassicura sull’esito postivo e sui tempi di tutte le richieste. Per il momento però, nulla sembra essere cambiato.