“Dolorosa ma necessaria”. Sono queste le parole usate dalla proprietà del gruppo industriale Pasta Zara per giustificare alle organizzazioni sindacali la decisione di chiudere lo stabilimento bresciano di Rovato e la messa in mobilità degli sui 81 dipendenti.
Parole pronunciate durante un incontro avvenuto come anticipato nei giorni scorsi nella sede di Confindustria di Padova al quale erano presenti anche i sindacati. L’azienda ha fatto il punto sulla situazione di grave crisi che sta attraversando, confermando la decisione di concentrare la sua attività sullo stabilimento di Riese, in provincia di Treviso, di fatto chiudendo i battenti del sito bresciano.
A questo punto le sigle sindacali hanno ribadito l’importanza di “giungere a degli accordi che possano tutelare al meglio i dipendenti che perderanno il posto di lavoro, e si troveranno a dover affrontare percorsi differenti, dal reinserimento all’interno del mercato del lavoro alla maturazione dei requisiti pensionistici, passando per l’accesso a quelle forme di sostegno al reddito previste per chi si trova, suo malgrado, a dover affrontare una condizione di inoccupazione”.
Sempre secondo i sindacati però, l’incontro di Padova “apre a livello provinciale una importante e difficile fase negoziale”.