Prendere la patente costerà almeno 150-200 euro in più. E’ l’effetto del parere con cui l’Agenzia delle entrate ha revocato, di fatto, il regime fiscale che riconosceva alle autoscuole l’esenzione dell’Iva sulle lezioni di guida.
Dal 3 settembre, i corsi per conseguire la patente subiranno un ritocco all’insù del 22% nella parte relativa alle lezioni di teoria in aula e a quelle di guida in auto. Se si considera che un’ora con l’istruttore in un’auto dell’autoscuola costa, in media, 30 euro e che, sempre in media, i candidati ne fanno 12-15, il maggior costo dovrebbe aggirarsi attorno ai 100 euro. A cui aggiungere l’impatto sul corso di teoria, altri 60-80 euro.
Non solo, in base al parere dell’Agenzia delle entrate, le autoscuole dovranno regolarizzare tutte le operazioni indebitamente fatturate in esenzione, emettendo apposite note di variazione, e presentare le dichiarazioni integrative.
Una mazzata, che nasce da una recente sentenza della Corte di giustizia europea secondo cui l’insegnamento della guida automobilistica in una scuola guida, resta un insegnamento specialistico che non equivale all’insegnamento scolastico e universitario, esente quindi, dall’imposta in tutta l’UE.