“Minacce, frequenti, alcune anche pesanti, tanto da dover cambiare i miei comportamenti di tipo sociale “.
Luigi Peroni, Coordinatore Regionale dell’Ordine delle Professioni Sanitarie Tsrm-Pstrp e Presidente dell’ordine di Brescia, ha raccontato a Èlive il delicato momento che sta vivendo personalmente e professionalmente.
La sede dell’Ordine, in via Casazza, è stata temporaneamente chiusa e le due impiegate poste in smart working dove continuano ad assistere gli iscritti.
Peroni è destinatario di numerose minacce personali dovute al ruolo di Presidente dell’Ordine al quale sono state delegate (come per gli altri ordini professionali come infermieri e medici) le sospensioni dall’Ordine stesso dei sanitari che in questi mesi non hanno voluto vaccinarsi e che, quindi, per legge, hanno dovuto abbandonare temporaneamente il lavoro a zero stipendio.
A Brescia sono circa 300 i sanitari che non hanno voluto vaccinarsi e per i quali è scattata la sospensione dal lavoro e, di conseguenza, dello stipendio.
Violenta l’aggressione alla sede di Bergamo del Tsrm-Pstrp.
E, in segno di solidarietà, la Federazione Nazionale dell’Ordine delle Professioni Sanitarie ha deciso di tenere un Consiglio Nazionale straordinario o un Comitato Centrale straordinario a Bergamo e Brescia