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“A dispetto di quanto ha dichiarato ieri la Questura la dignità non è stata tutelata considerando che le porte erano aperte e chiunque poteva passare e vedere cosa stava succedendo” .
A Raccontare le ore trascorse ieri nella Questura di Brescia, a Èlive, è Laura, l’unica ragazza bresciana tra le attiviste fermate e alle quali è stato chiesto di spogliarsi e fare tre squat.

IL RACCONTO, INTEGRALE, A ÈLIVE

“Io sono rimasta in calzamaglia e reggiseno. Non me la sono sentita – continua il racconto – di togliere il reggiseno e per fortuna si sono limitate a segnare che avevo indosso un reggiseno con un ferretto potenzialmente pericolosissimo e non hanno proseguito. Ma io ero in compagnia, ero con un’altra ragazza e quindi credo ci siamo supportate a vicenda rispetto ad altre ragazze che erano sole ed hanno fatto tutto quello che è stato chiesto perché avevano paura delle conseguenze”.

“Io mi sono sentita violata e ho sentito la violazione sulle altre persone che erano con me. La ragazza al mio fianco aveva il ciclo, doveva andare in bagno e l’hanno costretta a tenere la porta aperta e la guardavano mentre faceva quello che doveva fare. E ,mi sembra assurdo ceh si parli di dignità in questo.”
Mi sono sentita – ha proseguito Laura – che non posso esprimere il mio dissenso verso qualcosa che è assolutamente anti costituzionale come la guerra“.

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PERQUISIZIONI SOLO ALLE RAGAZZE

“Mi piacerebbe che ce lo dicessero loro” – aggiunge Laura – rispondendo alla domanda se si è spiegata perché le perquisizioni fatte in quella modalità hanno riguardato solo le ragazze e non i maschi. “Credo che le soggettività più fragili vengano sempre più prese di mira e maltrattate.”

FERMATA IN QUESTURA A ROMA A NOVEMBRE MA IL TRATTAMENTO NON ERA STATO COSì INVASIVO

“Eravamo stati fermati in Questura anche a Roma, a novembre, sempre con lo stesso pretesto, fermo identificativo, per un periodo simile. Il trattamento però non era stato così invasivo, ci avevano permesso di usare i telefoni anche per telefonare agli avvocati . Qui a Brescia ci hanno detto avete guardato troppi film americani. È vero che ci hanno permesso di mangiare ma solo perchè amici ce l’avevano portato e avevano insistito per farcelo avere ma abbiamo mangiato per terra, nei corrido, abbandonati come oggetti”:

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