“Non possiamo tollerare che queste politiche securitarie passino sotto silenzio anche a partire dalla nostra città”. Così il Centro sociale Magazzino 47, l’Associazione Diritti per tutti e il Collettivo onda studentesca hanno lanciato il nuovo presidio con il palese riferimento ai fatti di lunedì. E proprio per questo il ritrovo sarà davanti alla Questura di Brescia sabato alle 15.30.
“Ciò che è successo nelle ultime settimane – dalle cariche della polizia del 28 dicembre contro un presidio antifascista in Piazza Vittoria, fino alla repressione sprositata e agli abusi in questura – va condannato senza alcuna retorica e richiede una risposta determinata: contro ogni forma di repressione fascista risponderemo sempre con la lotta e faremo opposizione sociale” tuonano dalle tre associazioni della sinistra estrema.
Anche loro, così come sottolineato a caldo da alcuni esponenti politici, riconducono la questione all’azione dell’attuale Governo: “Questo – spiegano – è il clima securitario e repressivo alimentato dal governo Meloni che minaccia il diritto di manifestare soffocando ogni forma di dissenso e di lotta solidale e collettiva contro le ingiustizie sociali e che vediamo proposto sempre più anche nella nostra città”.
La tensione sale quindi anche nella nostra Brescia. A poco più di un mese dal corteo di estrema destra che aveva dato la scintilla alla prima miccia, questo nuovo caso getta ulteriore benzina sul fuoco.