Garantire gli indennizzi per i danni diretti e indiretti agli allevamenti colpiti dalla peste suina africana e la sospensione immediata del pagamento delle rate dei mutui. Sono le richieste avanzate dalla Coldiretti nel corso del secondo incontro, che si è svolto martedi 1 ottobre, dopo quello di circa un mese fa, con il Commissario straordinario per la Psa Giovanni Filippini, alla presenza del presidente Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo, che hanno sottolineato come “questi ristori siano necessari anche per non abbattere la speranza degli allevatori” e devono andare a rinforzare l’intervento del dl omnibus prevedendo un incremento di risorse.
“Stiamo vivendo un momento di ‘euforia’ per il prezzo dei suini non interessati dal virus che purtroppo crea una distorsione del mercato e non fotografa esattamente la realtà – ha detto l’allevatore bresciano Alberto Cavagnini – Stiamo affrontando una lotta per dare speranza ai nostri allevatori, il prossimo passo è dare respiro agli allevatori che si trovano ancora nelle zone di restrizione 1 e 3”.
Nel corso dell’incontro il Commissario Filippini ha illustrato la situazione attuale, che vede 29 focolai attivi (20 in Lombardia, 8 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna), e il nuovo piano di azione condiviso e approvato con la Commissione europea che prevede 4 macroazioni: prelevamento, depopolamento cinghiali, sorveglianza e biosicurezza allevamenti, oggetto di una apposita ordinanza. L’obiettivo è il controllo e il confinamento del virus nelle zone di restrizione.
“Resta il fatto che troppo a lungo si è sottovalutata una situazione che Coldiretti ha denunciato già anni fa – conclude l’associazione – consentendo la proliferazione incontrollata dei cinghiali, che rappresentano il primo vettore di diffusione della Psa”.