Sono in corso da questa mattina acquisizioni della Guardia di finanza di Bergamo di documenti cartacei ed elettronici riguardanti il piano pandemico nazionale e quello della regione Lombardia. In particolare, i finanzieri, su delega della procura che ha emesso un ordine di esibizione di atti e documenti, si sono recati a Roma nelle sedi del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità (Iss), a Milano all’assessorato al Welfare della regione Lombardia e l’Ats e contemporaneamente anche a Bergamo negli uffici dell’Ats locale e dell’Asst Bergamo Est. Da quanto si apprende l’attività delle Fiamme gialle è avvenuta in un clima di massima collaborazione.
Stando all’ipotesi dei pm di Bergamo, il piano pandemico nazionale non sarebbe stato aggiornato e in particolare quello risalente al 2017, l’ultima versione disponibile, risulterebbe essere un copia-incolla di quello del 2006. Le ipotesi di reato sono epidemia colposa e falso. Secondo quanto riferito da fonti investigative l’attività odierna di acquisizioni documentali non prevede iscrizioni nel registro degli indagati.
Foto d’archivio.