A pochi giorni dal 28 maggio 2022, quando si celebreranno i 48 anni dalla Strage di piazza Loggia, è stata ufficializzata l’apertura di un nuovo processo. A far propendere i giudici in questo senso sono state le tesi portate in aula da Maurizio Tramonte che ha chiesto e di fatto ottenuto la revisione.
“La mattina del 28 maggio 1974 non ero in piazza della Loggia a Brescia. Sono stato condannato innocentemente per la strage di piazza Loggia, un reato criminale e vigliacco. E io non sono né criminale, né vigliacco” aveva detto la scorsa settimana alla Corte d’Appello di Brescia.
Ci sarà quindi il sesto processo sulla strage e già il prossimo luglio verranno ascoltate in Tribunale la moglie e la sorella di Tramonte (condannato all’ergastolo) per avvalorare la sua tesi che quel giorno non era presente in piazza.
Secondo l’Ansa l’obiettivo è quello di smentire la consulenza antropometrica che aveva confermato la sua presenza in piazza Loggia, visto che in quel periodo Tramonte portava la barba.