Controlli alla movida di piazzale Arnaldo dopo il lockdown

Da sabato non si fa che discutere su quello che è accaduto venerdì in piazza. E da sabato non si è fatto altro che andare a caccia dei responsabili.

Una caccia non troppo difficile a dire il vero. I primi sono coloro che in piazza non si sono preoccupati di rispettare le norme. E, perfavore, non ci vorrebbe la polizia per farcelo fare. Erano tutti grandi e vaccinati. Adulti quel tanto basta per sapere di mettere la mascherina e di stare ad un metro l’uno dall’altro.

Non sono esenti da responsabilità alcuni esercenti, poco energici nel far rispettare le regole all’interno dei loro locali. Ma la situazione all’interno dei locali era molto spesso nella norma.

Senza contare la possibilità di asporto, che ha quindi impedito di regolare il numero delle presenze.

Quello che non ha funzionato è stato l’eccessivo accesso alla piazza. Ma qui è questione di ordine pubblico. E quello non è in capo né ai gestori dei locali né al Sindaco e quindi alla Polizia Locale.

L’ordine pubblico è gestito dallo Stato, quindi Prefetto e Questore.

C’è poi la mail, che già sabato mattina vi abbiamo mostrato nella quale i gestori dei locali chiedevano aiuto alla Polizia perchè i giorni precedenti già avevano respirato aria di eccessiva presenza in piazza.

Ma nonostante la mail, la Polizia c’era ma non è intervenuta a chiudere per tempo la piazza, impedendo nuovi accessi o a far defluire quanti già erano all’interno.

Nelle prossime ore si tireranno le somme e proprio dalla Prefettura con il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica verranno decise le nuove disposizioni per la piazza. Ma ricordiamoci: agli esercenti lasciamo la gestione dei risotti e delle tagliate. All’ordine pubblico ci pensi la Polizia