Fra le varie polemiche politiche degli ultimi mesi in terra bresciana, certo merita il podio quella relativa alla possibilità di pedaggio sulla Corda Molle. Una discussione riportata in primissimo piano dall’interrogazione dal deputato Fabrizio Benzoni al ministro Matteo Salvini. Il titolare delle Infrastrutture, rispondendo in aula, ha ribadito la gratuità garantita fino al termine dell’anno ma non ha sciolto le riserve su cosa succederà dopo. Parole invise non solo a Benzoni.
A prendere le difese di Salvini è stato un altro parlamentare nostrano, il senatore leghista Stefano Borghesi, che ha sottolineato come questo pedaggio sia tutt’altro che una novità e quindi le responsabilità non sarebbero da attribuire all’attuale Ministro.
“Parliamo di un’opera con il bando di concessione datato 2013, oltre 10 anni fa, il cui pedaggio era previsto dal contratto di servizio col gestore – ha scritto Borghesi in una nota – Una convenzione non solo modificata con il PD e la sinistra al Governo, ma anche con qualche sindaco che ha dormito per anni e che ora, non sapendo come giustificarsi davanti ai propri cittadini, finge di non capire la reale situazione. Dunque il pedaggio era già scritto e noto a tutti da oltre 10 anni e non è un’invenzione di oggi, né tantomeno un’iniziativa del ministro Salvini, che invece lavora per evitarlo”.