Dopo la crisi delle ultime tre settimane arrivano buone notizie sul fronte della polmonite. L’epidemia di legionella sembra rallentare, sino a fermarsi. Per due giorni di fila non sono stati registrati nuovi casi. Dall’inizio dell’emergenza, solo nella giornata di mercoledì e giovedì, il numero delle persone ricoverate perché infettate dal batterio è rimasto invariato. Ad oggi sono 45, mentre 550 sono quelle finite in ospedale con la polmonite.
Altro dato che in queste ultime ore viene valutato è la certezza della morte per legionellosi di una sola persona, si tratta della 69enne di Calvisano Guglielmina Castelletti deceduta per il contagio ma con un quadro clinico assai complesso di base. In attesa degli esami sugli altri sei casi sospetti i dati degli ultimi giorni parlano chiaro.
In procura c’è attesa anche sulle altre analisi compiute tanto sui possibili focolai, quanto sui possibili vettori dell’epidemia e si continua ad indagare per epidemia colposa anche se nomi, nel fascicolo, non ce ne sono. Intanto dopo l’interrogazione parlamentare portata in dote dalla Lega Nord sul caso anomalo di polmonite nel bresciano si sta interessando anche l’Unione Europea.