Da tre settimane l’epidemia di polmonite che ha colpito la nostra provincia non accenna a placarsi: anche nella giornata di martedì l’Ats di Brescia ha registrato 17 nuovi accessi al pronto soccorso per sintomi di problemi respiratori: di questi 11 sono statoi i ricoveri in ospedale. Il totale dei degenti è attualmente fermo a quota 132. In tutto ciò emerge un nuovo dato allarmante: la presenza ed il riscontro di tre nuovi casi di positività alla legionella, due scoperti nella Bassa e un terzo nella provincia di Mantova.
Solo ieri erano venute alla luce due morti definite dalla Procura “sospette”, causate da problemi e complicazioni respiratorie. In atto sono tutti gli accertamenti del caso per trovare la causa del decesso. Un dato che se fosse confermato alimenterebbe la preoccupazione che la legionella e la polmonite si siano spostate anche a Brescia con l’epidemia ora a coinvolgere non solo la provincia ma anche la città. Le persone decedute, il primo di 77 e il secondo di 88 anni, erano da tempo ospitati in strutture socio-assistenziali, e quindi da tempo non lasciavano Brescia.
Gli accertamenti degli inquirenti serviranno proprio ad accertare un’eventuale correlazione tra i due decessi e l’epidemia. Gli ultimi aggiornamenti confermano più di 550 casi di polmonite batterica in poche settimane, e in buona parte circoscritti a una specifica area geografica. Con gli ultimi aggiornamenti i casi di legionella salgono a quota 48, comunque ancora meno del 10% del totale. E mentre i giorni passano, ancora non vi sono certezze sulla causa, o sulle cause con gli esami ancora a dover stabilire cause e vettori.