“Non sono medico e quindi non esprimo nessun giudizio di merito. Non sono nemmeno giudice o magistrato e ancor di più mi taccio – il primo commento del sindaco di Montichiari Marco Togni a seguito dell’arresto del primario del Pronto soccorso della cittadina – Certi titoli però non mi piacciono. Una cosa è essere indagati, un’altra è essere condannati e in Italia fino a prova contraria siamo in uno stato di diritto. Ricordo quindi a tutti di misurare i pensieri e ancor di più le parole, sia quelle pronunciate che a maggior ragione quelle diffuse sui social. Lasciamo a chi di competenza fare il proprio lavoro e limitiamoci al buon senso ed alla correttezza”.
Togni ha difeso il nosocomio monteclarense richiamando proprio i mesi duri della prima ondata con in posti letto che mancavano, i reparti di degenza improvvisati in altri locali e tante altre immagini che difficilmente scorderemo.
“Ricordo le discussioni tra medici e le diatribe a livello nazionale e internazionale sull’uso di un farmaco anziché un altro – ha scritto Togni – Su quale fosse più efficace e quale meno. Ricordo le sperimentazioni, i mix di farmaci. Ricordo che il nostro ospedale è stato completamente convertito in Covid con 170 posti letto. Ricordo il calore e la vicinanza di tutta la cittadinanza ai nostri medici, infermieri, Asa, Oss”.