Processo Finchimica: dopo 11 anni assolti tutti e cinque gli imputati
Erano le due del mattino del 19 febbraio 2000 quando una violenta esplosione alla Finchimica fece sobbalzare gli abitanti di Manerbio e della bassa bresciana. Diciotto anni sono trascorsi da quel tremendo boato, undici per la sentenza di primo grado con il Tribunale di Brescia ad assolvere i cinque imputati. Assolti «per non aver commesso il fatto» Giorgio Ciotti, direttore dello stabilimento; Alberto Villanti, tecnico del laboratorio di ricerca; Giuseppe Rizzi, responsabile dell’impianto. Assolti anche Paolo Bortolini, il progettista dell’impianto del diserbante Pendimenthalin così come Luciano Spera, membro del consiglio di amministrazione e responsabile delle tematiche su ambiente e sicurezza. Difficile dimenticare il boato con parte dell’impianto di produzione del prodotto-base per diserbanti sventrata liberando un migliaio di litri di soluzione e una colonna di fumo. Nessuna vittima: l’impianto in questione era stato escluso dal ciclo produttivo e gli operati del turno di notte, in tredici quel giorno, si trovavano a distanza di sicurezza. Dall’accusa di disastro colposo gli imputati sono stati tutti assolti dalla seconda sezione della Corte d’appello. Le motivazioni saranno depositate tra sessanta giorni
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