Processo discarica Macogna: Berlingo, Rovato e Travagliato parti civili
Dopo la Provincia e Legambiente, anche i Comuni di Berlingo, Rovato e Travagliato sono stati ammessi come parti civili al processo agli ex vertici della Macogna. I vertici devono rispondere di oltre 15 mila tonnellate di scorie di fusione con concentrazione di molibdeno e bario superiori ai limiti fissati. I fatti raccontano che l’11 settembre di tre anni fa la Procura fece scattare il sequestro di una porzione della discarica, da sempre nel mirino di amministrazioni locali, ambientalisti e comitati civici. L’indagine venne aperta sotto la spinta di un esposto del Comitato «No-Macogna», che a sue spese aveva fatto analizzare ad un laboratorio privato dei campioni di rifiuti dello stock conferiti in discarica l’8 luglio. I referti avevano fatto emergere il superamento dei valori di molibdeno, bario e Tds, ossia i solidi disciolti totali che resistono anche alla filtrazione dell’acqua. Dopo le contro analisi chieste dalla Drr e gli accertamenti tecnici sui rifiuti tumulati, il 28 settembre la Procura autorizzò il dissequestro dei bacini della discarica ad eccezione della parte interessata dallo smaltimento dei rifiuti «anomali». Rifiuti che sono poi stati rimossi. Dall’aprile 2017 la gestione dell’impianto da 1,3 milioni di metri cubi della Macogna è passata dalla Drr alla Eredi Compagnia Nazionale. Il processo è stato aggiornato al 12 settembre.
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