Continua la ricerca della verità in merito alla violenza subita da una turista danese in vacanza a Manerba del Garda. In un aula del tribunale di Brescia erano presenti due dei tre giovani coinvolti in questa brutta vicenda. Due poiché uno di questi ha scelto il rito abbreviato.
Il processo penale ha subito una forte sterzata con la “messa alla prova”: non si tratta di un’ammissione di colpa ma la consapevolezza che qualcosa di non corretto è stato commesso. Manca però il parere favorevole del pubblico ministero atteso a febbraio. L’ammissione al progetto di “messa alla prova” potrà essere determinante per il futuro dei tre giovani.
Uno di questi si trova in una comunità protetta, il secondo nel carcere minorile “Beccaria” di Milano mentre il terzo sarà processato con rito abbreviato il prossimo 17 dicembre. I fatti risalirebbero alla notte dell’11 e 12 giugno scorso quando i tre avrebbero tentato di violentare la turista danese vanamente difesa dal fratello atterrato con un pungo. Determinante fu l’arrivo dei Carabinieri, gli stessi che con celerità risalirono agli autori del folle gesto.