ProVercelli Vs Brescia Calcio, volano gli stracci. Il comunicato ufficiale della squadra piemontese, che pubblica le foto dello “spogliatoio”:
“In merito ad un articolo apparso in data odierna sul Giornale di Brescia, riportante le dichiarazioni del Presidente del Brescia Calcio Sig. Massimo Cellino, la società F.C. Pro Vercelli 1892 desidera rispondere a quanto da lui affermato. Precisiamo che nessuna trattativa ufficiale è mai iniziata tra il Brescia Calcio e la Pro Vercelli per l’acquisizione di un nostro tesserato:
c’è stata solo una telefonata informale tra i due Direttori Sportivi, visto che l’agente del calciatore aveva riferito dell’eventuale interesse della squadra bresciana nei confronti del suo assistito.
La società Brescia Calcio, in maniera non ufficiale e solo tramite una telefonata del Direttore Sportivo Sig. Francesco Marroccu, ipotizzava che la gara Brescia-Pro Vercelli di Coppa Italia venisse disputata sul campo neutro di Mantova, senza specificare che lo stadio “Mario Rigamonti” non fosse agibile, adducendo che giocare a Mantova avrebbe portato un incasso più alto considerando che le due tifoserie di Mantova e Brescia
sono gemellate.
Il regolamento dice espressamente, all’articolo 5, che in caso di
indisponibilità dello stadio della squadra ospitante la gara si debba
disputare sul campo della squadra ospite. Se poi il Presidente Cellino non gradisce che la sua squadra giochi sul sintetico, vorrà dire che richiederà alla FIFA di non permettere l’utilizzo di manti sintetici in gare ufficiali.
Per quanto riguarda l’ospitalità riservataci dalla società Brescia Calcio, riportiamo quanto segue:
1) Al nostro arrivo nessun dirigente si è palesato e, nonostante i tentativi di contattare il loro segretario, non abbiamo mai ricevuto risposta. Ad oggi non siamo ancora in possesso del dato degli spettatori paganti (la Coppa Italia prevede la suddivisione dell’incasso fra le due società).
2) Ai nostri cinque dirigenti non sono stati assegnati posti in alcun settore dello stadio.
3) Gli spogliatoi della squadra di casa erano funzionali, come abbiamo potuto constatare dalle porte aperte – visto il grande caldo – che davano sul corridoio. Gli spazi a noi riservati, dato che non possono essere definiti spogliatoi, erano sprovvisti di attaccapanni, con una sola doccia per circa 30 persone in una serata con una temperatura ampiamente sopra i 30°. Al
riguardo alleghiamo alcune immagini di quanto riportato.
Ci saremmo aspettati da una società così importante nel panorama calcistico italiano quale è il Brescia Calcio almeno un accenno di scuse per i disagi causati dal ritardo dei lavori. Nient’altro, non pensiamo fosse una pretesa eccessiva”.
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