Quasi tutte le Regioni hanno “un valore Rt sotto 1 tranne una, il Molise, che si attesta intorno ad 1,1”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza settimanale sull’andamento epidemiologico. C’è però una “leggera tendenza alla risalita, visto che il valore nazionale si attesta a 0,90 mentre la settimana scorsa era a 0,80”. Brusaferro ha chiarito che l’incidenza dei contagi “è in decrescita sui 14 giorni, e sui 7 giorni siamo a 157 casi ogni 100 mila abitanti”. L’obiettivo a cui puntare “è quello dei 50 casi per 100 mila abitanti”.
I dati sui ricoveri mostrano “una decrescita e si sta cominciando a rientrare sotto la soglia critica del 30 per cento per le terapie intensive e del 40 per cento per l’area medica”, ha detto il presidente. “Stiamo lentamente rientrando sotto soglia, anche se ci sono ancora variazioni fra le Regioni”, ha aggiunto. L’eta mediana di chi viene ricoverato in terapia intensiva “rimane costante ed abbastanza elevata”, ha spiegato il professore.
Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nel corso della conferenza settimanale, ha chiarito che “siamo in una fase di instabilità a livello nazionale e delle varie Regioni. Sembrerebbe una fase di transizione”. Dopo alcune settimane di decrescita del valore Rt e dei nuovi casi ora “abbiamo una tendenza alla stabilizzazione”, ha aggiunto ricordando che “da alcune settimane abbiamo una tendenza ad un lieve incremento del valore Rt”. Secondo il professore bisogna mantenere “alta l’attenzione ed anche le misure restrittive che sono state prese cercano di evitare la crescita del valore Rt e l’incidenza”. C’è però qualche “segnale positivo come la diminuzione degli accessi in area medica”, ha aggiunto Rezza.
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