Hanno preso il via oggi i lavori di ‘Qui cresce il futuro’, forum di tre giorni della Regione Lombardia dedicata allo sviluppo sostenibile.
“Nel titolo ‘Qui cresce il futuro’ c’è il primo obiettivo di questo appuntamento, – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo – ovvero incamminarci sulla strada dello sviluppo sostenibile. Ma anche fare vedere che in Lombardia ci sono già molte iniziative messe in campo dai tanti soggetti che animano la nostra società, dimostrando che credere nella sostenibilità non solo è possibile, ma anche conveniente. Chi lo ha fatto sta avendo successo anche dal punto di vista economico. E sta contribuendo a costruire un modello più equo anche dal punto di vista sociale”.
“Regione Lombardia – ha proseguito Cattaneo – è la regione leader, la locomotiva dello sviluppo del Paese nel modello tradizionale. Se vorremo continuare a esserlo anche tra 20-30 anni è necessario imboccare subito la via della sostenibilità, ciò deve avvenire con l’equilibrio che questa decisione richiede per non lasciare nessuno indietro”.
“Apprezzo molto i giovani protagonisti di ‘Fridays For Future’ – ha continuato Cattaneo – perché ci stimolano in continuazione, ma penso che non ci sia dietro un pensiero all’altezza del futuro. Ritengo che ci sia bisogno di un pensiero all’altezza della situazione, un pensiero più complesso. Ovvero che sappia tenere in equilibro una visione verso una sostenibilità e una transizione che non butti via quello che abbiamo, e che non lasci indietro nessuno”.
È poi intervenuta anche la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, spiegando che “sostenibilità non significa solo ambiente, ma implica il coinvolgimento sempre più di temi diversi. Temi evidenziati nell’agenda 2030 dell’ONU sullo sviluppo sostenibile. Quella che abbiamo di fronte è una grande sfida e dobbiamo pensare allo sviluppo sostenibile in una visione sistemica, che tenga conto, insieme, dello sviluppo ambientale, sociale ed economico”.
“Al centro di esso debbono esserci le persone, – ha concluso Moratti – in particolare i giovani che diventano quindi destinatari di politiche che mettano in condizioni di benessere le prossime generazioni. Un modello sociale, dunque inteso come lotta alla povertà. Ma anche occupazione, politiche che consentano la crescita, capacità di fare ricerca, di innovare. Nuove tecnologie che ci portino a una crescita che guardi, ad esempio, alle nuove energie pulite”.