Non è la prima volta che accade, tanto in Italia quanto nella nostra provincia. L’ultimo caso molto simile era avvenuto nei boschi fra Serle e Botticino e alla fine anche l’epilogo è stato lo stesso.
Stiamo parlando dei rave party, feste illegali specialmente in questo periodo ancora segnato dalla pademia e dalle restrizioni, la cui organizzazione avviene in gran parte online e sui social. Un tam tam che nell’ambiente riesce a catalizzare l’attenzione di decine se non centinaia di giovani pronti a far festa tutta la notte e oltre.
Questa volta il party era stato organizzato a Verolavecchia, in particolare nella frazione di Monticelli d’Oglio, fra sabato e domenica. Evidentemente il baccano ha attirato l’attenzione della gente e delle Forze dell’Ordine che sono dovute intervenire per riportare la situazione all normalità. Sul posto si sono prontamente recati gli Agenti della Questura – DIGOS, Squadra Mobile, Scientifica, UPG – e i Carabinieri che hanno dapprima impedito l’afflusso di altri partecipanti e poi hanno identificato circa 200 persone individuando gli organizzatori dell’iniziativa riuscendo a liberare la zona.
Il proprietario del terreno, sul quale si è svolto il rave ha sporto querela e quindi due organizzatori sono stati denunciati per aver indetto un’attività di intrattenimento musicale senza la prevista autorizzazione amministrativa e per invasione di terreno. Per questo motivo tutta l’attrezzatura è stata sequestrata.
Lo sgombero forzato dell’area ha richiesto diverso tempo e il Comune di Verolavecchia, nella persona del sindaco Laura Alghisi, ha comunicato la conclusione delle operazioni attorno alle 13.30 di domenica.