A poco più di un mese dal voto per le elezioni regionali della Lombardia, nei giorni in cui si devono consegnare le liste, si entra nel vivo della campagna elettorale. In queste ore il sindaco uscente di Brescia Emilio Del Bono, capolista bresciano del Pd, ha spiegato le ragioni del suo nuovo impegno e non ha mancato di attaccare l’attuale governo regionale.
“Sicuramente l’esperienza Fontana non è stata un’esperienza brillante – ha detto Del Bono – È stata l’esperienza di una Regione che oggi non è più la guida politica del Paese, è una gestione della Giunta regionale che arranca rispetto rispetto ad altre regioni italiane. Abbiamo una Regione che da risorse a pioggia in maniera molto frammentaria, mentre noi abbiamo bisogno di una visione”.
Il punto su cui Del Bono si sofferma maggioramente guardando ai futuri programmi è quello della sanità. Secondo il candidato dem serve infatti una sanità più prossima, efficiente e universale. Secondo Del Bono la situazione negli ultimi anni è peggiorata, non tanto negli ospedali, quanto più nella medicina territoriale e nelle visite specialistiche.
Il modo per arrivarci? Sfruttando l’esperienza di Sindaco. Del Bono definisce “buon governo” quello visto nelle città, rispetto a “un certo grigiore e a una certa fatica” di gestione della Regione. Perso fatto quindi il collegamento: esportare il modello vincente dei Comuni nella Lombardia del futuro.
Infine Del Bono è tornato su un nodo già richiamato in passato: una posizione che si può definire di secondo piano della Lombardia orientale (quella quindi con Brescia) rispetto a quella occidentale con Milano.
“Sono andato a rivedermi un po’ di dati degli investimenti – ha spiegato Del Bono – Se andiamo a prendere gli investimenti sul sistema sanitario, sul trasporto pubblico, sulla viabilità e sull’innovazione, la Lombardia orientale è un po’ la Cenerentola della Regione. Le risorse sono molto più marginali e inadeguate rispetto alle attese di un territorio che invece è un bel motore”.