L’annuncio del sindaco di Monte Isola Fiorello Turla è arrivato poche ore fa: sono in arrivo 2 milioni di euro per il recupero della cosiddetta “Cà del Dutùr”, una villa storica nei pressi del castello donata un secolo fa alla cittadinanza perché – come dice il nome – potesse fungere da ambulatorio medico per l’allora Comune di Siviano. Scoppia però la polemica sull’utilizzo che l’Amministrazione vorrebbe fare dello storico immobile.
Nei progetti del Comune al primo piano nascerà un centro polifunzionale in grado di ospitare momenti di aggregazione per giovani e anziani e per tutte le esigenze, al secondo ci sarà una sede di spettacoli musicali e teatrali, mostre, convegni e corsi di formazione con anche lo spostamento della biblioteca. L’ultimo livello ospiterà invece una mostra permanente con supporti multimediali, dedicata alla straordinaria manifestazione The Floating Piers.
E qui nasce la polemica, sollevata da Legambiente Basso Sebino che invece di un luogo per ricordare l’opera di Christo, vedrebbe bene un centro dedicato ricerca per la bonifica del lago d’Iseo.
“Questa la priorità del lago d’Iseo se si pensa che l’inverno scorso i Carabinieri hanno rinvenuto nel solo specchio d’acqua tra Predore e Tavernola un migliaio di ordigni bellici inesplosi e un’enorme torre, dalla base di circa 15 metri formata da migliaia di guarnizioni di plastica con amianto che, negli anni, hanno rilasciato sostanze inquinanti nell’acqua del Sebino, in particolare metalli pesanti – fanno sapere da Legambiente – Un centro espositivo dedicato in particolare a The Floating Piers non sembra essere un buon modo di spendere le risorse pubbliche che ci presta la Banca Centrale Europea”.