”Con la proroga della scadenza delle revisioni auto ad ottobre, alla riapertura sarà uno Tsunami”. A dirlo è l’Anara-Confartigianato che in una nota intende sottolineare l’emergenza che si verrà a creare nel settore.
Senza modifiche al decreto, infatti, a ottobre sono previste circa 5-6 milioni di revisioni, contro una capacità massima di 1,3 milioni di collaudi al mese. In buona sostanza, per smaltire l’arretrato – secondo i calcoli dell’associazione di categoria – ci vorranno circa dieci anni. L’appello rivolto al Ministro è quello di anticipare le prime revisioni a maggio, in quanto i centri sono già autorizzati ad operare.
”La decisione della proroga ad ottobre, se non rimodulata a brevissimo- commenta Vincenzo Ciliberti,di Anara Confartigianato – genererà ad ottobre un sovraflusso di richieste di revisioni che è almeno cinque volte superiore alla capacità massima dei centri autorizzati”. ”Infatti – continua Ciliberti – in prossimità della scadenza del 31 ottobre si verificherà una concentrazione delle operazioni di revisione, per 5-6 milioni di veicoli circa, con una mole di lavoro che sarà assai difficile da gestire per i centri di controllo e per il sistema tutto. Ciò provocherà anche significativi disagi per i cittadini”.
”Ci siamo appellati – conclude Ciliberti – al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, confidenti in un suo intervento al fine di ridurre il periodo della proroga e scadenzare già da maggio le prime revisioni”. Il settore in Italia conta 9mila aziende autorizzate, che occupano 30.000 addetti ed altri 20.000 d’indotto, per complessivi 15-16 milioni di controlli obbligatori all’anno.