Adesso c’è l’ufficialità anche se, come si suol dire, mancava davvero soltanto quella. La revoca della cittadinanza onoraria di Benito Mussolini a Salò sarà discussa in Consiglio comunale il prossimo 26 febbraio. La conferma di quanto già si sapeva è arrivata in queste ore con la pubblicazione sull’albo pretorio della convocazione della seduta dell’assise salodiana.
Dopo la classica pagina con data e ora (mercoledì 26 febbraio alle 20) ecco l’ordine del giorno. Fra i dieci punti all’ordine del giorno, le solite voci che si possono ritrovare in qualunque documento di questo tipo, il secondo è quello che attira l’attenzione e recita: Mozione “Revoca della cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini”.
La proposta, la terza in circa sei anni ma con tre Amministrazioni diverse, è stata avanzata lunedì nella capigruppo. Le prime due non avevano raggiunto l’obiettivo, ma con la nuova consiliatura il finale potrebbe essere diverso. Per il momento nessun commento dal sindaco Francesco Cagnini. D’altronde la parola spetta al Consiglio che discuterà il tema.
Una mozione che fa notizia perché di Salò si parla. Sono molteplici i Comuni che, negli anni, hanno fatto questo passo senza che questo destasse troppo clamore. La storia salodiana, il nome della Repubblica Sociale Italiana spesso ribattezzata di Salò nonostante il territorio fosse ben più ampio e il suo Governo decentrato un po’ in tutto il nord Italia, dà un peso maggiore all’intera vicenda.