Il 4 maggio si avvicina sempre di più e le istituzioni sono al lavoro per stabilire le norme di sicurezza per le riaperture. Uno dei nodi fondamentali da sbrogliare è quello dei trasporti pubblici che con il riavvio delle imprese rischierebbe di tornare affollato come prima dell’emergenza.
Regione Lombardia sta lavorando a un dossier in vista della graduale ripresa delle attività lavorative dopo il 4 maggio: “L’obiettivo è garantire il diritto alla mobilità dei cittadini – si legge in una nota – evitando però il sovraffollamento dei mezzi pubblici”.
Una soluzione potrebbe essere quella di favorire gli spostamenti con tragitti il più possibile diretti e veloci, specialmente in direzione delle grandi città. Questa proposta era già stata anticipata dal Prefetto di Brescia Attilio Visconti intervenendo a Restart Brescia.
“Un discorso a parte invece va fatto per il settore edile dove tendenzialmente gli operatori si spostano su gomma – hanno detto da Palazzo Lombardia – Ma per gli uffici e altre tipologie industriali è necessaria un’approfondita mappatura”.
Ulteriori misure di sicurezza saranno attuate dal Governo e dovrebbero prevedere ad esempio orari il più possibile scaglionati, incentivare l’acquisto dei biglietti online e una tariffazione diversa. Dovrebbe essere anche varata la sanificazione giornaliera obbligatoria per i mezzi e una separazione fra utenti e autisti. Nelle stazioni verranno segnalati percorsi a senso unico obbligati, stessa filosofia per gli aeroporti.
Su tutti i mezzi di trasporto dovrà essere rispettata la distanza di sicurezza (i sedili utilizzabili saranno probabilmente segnalati da marker) e sarà fortemente incentivato l’utilizzo di mascherine.