Alla fine c’è stato il lieto fine. Ma prima ci è voluto il clamore mediatico, l’indignazione social e non solo perché il malintenzionato che ha deciso di forzare l’auto con il tagliando dei disabili e portarsi a casa il motore di una sedia a rotelle tornasse sui suoi passi.
Questa mattina, a distanza di un paio di poco più di un paio di giorni dal furto, il motorino elettrico della carrozzina di Marco è stato ritrovato – intonso – adagiato a bordo strata nel luogo in cui era stato rubato.
Il deplorevole gesto era avvenuto lunedì pomeriggio nel parcheggio della piscina di Rezzato dove Marco, costretto sulla sedia a rotelle dal 2003 a causa in un incidente, aveva parcheggiato la sua auto. Questo triride era stato depositato dal suo proprietario nel bagagliaio, ma al ritorno dall’impianto il mezzo era stato scassinato e il motorino era scomparso.
Subito si era messa in atto una raccolta fondi promossa dall’Auser amici del parco di cui Marco è un volontario molto attivo con l’obiettivo di riuscire a raccimolare i 4mila euro necessari per l’acquisto di un nuovo triride. Fortunatamente non servirà più e le associazioni fanno sapere che a breve verrà comunicata la cifra raccolta in queste poche ore così come la destinazione benefica per cui verrà utilizzata.
“Marco oggi è tornato a sorridere e ringrazia di cuore tutti per la solidarietà ricevuta ed inaspettata da parte delle tante persone che gli sono state vicino” scrive il Consiglio di quartiere di San Polo Case, annunciando quindi ufficialmente la chiusura della raccolta fondi e soprattutto di questa brutta storia.