L’82% delle famiglie italiane chiede un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri figli, sempre più “drogati” di energy drink, merendine e cibi ultra-trasformati. Una vera e propria dipendenza che crea pericoli per il loro sviluppo. Un grido d’allarme da parte dei genitori che vedono fallire i loro divieti o altre forme di coercizione proprio mentre si levano più forti gli allarmi del mondo medico scientifico. È quanto emerge dal Rapporto Coldiretti/Censis presentato in occasione della giornata inaugurale del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Roma.
Un fenomeno, quello degli ultra-trasformati, che va combattuto – sottolinea Coldiretti – aumentando le ore di educazione alimentare nelle scuole e mettendo in campo campagne di sensibilizzazione per far conoscere i pericoli associati all’assunzione sistematica e continuativa di questi cibi.
Secondo Coldiretti un passo decisivo sarebbe la definizione di forme di etichettatura per evidenziare che un determinato prodotto appartiene alla categoria degli ultra-trasformati. Ma l’utilizzo di questi prodotti – conclude l’associazione – va anche vietato nelle mense scolastiche e nei distributori automatici diffusi negli edifici pubblici, a partire proprio dalle scuole, con precisi limiti anche alla pubblicità, seguendo l’esempio del Regno Unito che ha vietato le fasce orarie di maggiore esposizione per bambini e adolescenti.
Del fatto che i propri figli appena possono scelgono cibi ultra-trasformati se ne è reso conto quasi un genitore su due (48%). E non sembrano funzionare i divieti, una strada scelta dal 37% di famiglie che hanno imposto ai bambini di non mangiare merendine, caramelle, bibite gassate e junk food di vario tipo.