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Rifiuti, i cassonetti sono anacronistici. È un sistema fallimentare

La raccolta dei rifiuti “mista”, ovvero carta, plastica, lattine e vetro con il porta a porta e l’indifferenziato nei cassonetti è anacronistica se non fallimentare, specie alla viglia dell’entrata in vigore della tariffa puntale.

E a certificarlo, anche se indirettamente, è proprio la Loggia. È sufficiente analizzare i dati della “Squadra Antidegrado” relativi al 2023.
Un totale di 1.140 infrazioni in un anno, contro le 2.504 (il record assoluto dall’attuazione del servizio di contrasto all’abbandono dei rifiuti nel 2016) . Un calo – per stessa ammissione dell’Assessore Valter Muchetti – dovuto al minor tempo dedicato a questa attività nell’anno della Capitale.

Ma basterebbero questi dati per indurre la Loggia a decidere subito, oggi stesso, con determinazione e chiarezza: “stop ai cassonetti per la strada” e il via alla raccolta totale “porta a porta”.

ECCO PERCHÈ TOGLIERE I CASSONETTI

Analizziamo i dati e i risultati dell’attività di contrasto “agli incivili che abbandonano i rifiuti fuori dai cassonetti” come li ha definiti l’assessore Valter Muchetti:
1 – sono 12 gli agenti di Polizia Locale “a rotazione” in base ai servizi da svolgere , in divisa e in borghese, che si occupano di rintracciare e multare gli “incivili”.
2- 20 sono le “foto trappole” nascoste in 120 cartelli (a rotazione) sparsi per la città
3- ogni “foto trappola” scatta 4 milioni di fotogrammi (quindi c’è da moltiplicare 4 mln di immagini x 20 ogni settimana)
4- 500 gli esposti all’anno; lo scorso anno ne sono stati gestiti 343
5- già oggi, quotidianamente gli operatori ecologici di Aprica passano durante la giornata e raccolgono l’immondizia abbandonata accanto ai cassonetti

Quindi, proprio partendo da questi dati, forniti in conferenza stampa dall’assessore Muchetti, vien da dire: che senso ha destinare 12 agenti oggi, quando si parla sempre più di carenza di agenti per servizi di maggiore utilità sociale rispetto a scovare degli idioti che lasciano il sacchetto dell’immondizia a fianco dei cassonetti e non dentro ? (e non ci riferiamo ai recenti fatti di cronaca in città perchè lungi da noi fare del facile populismo).
Che senso ha investire migliaia di euro nell’acquisto di “foto trappole”… Sono 20 su centinaia di cassonetti sparsi per la città; impiegare personale a visionare centinaia se non migliaia di foto. Quanto costa questo servizio? (L’assessore Muchetti non è stato in grado di quantificarlo o di renderlo noto). Quanto rende? Il Comune ci ha informato che in 5 anni le multe comminate ammontano a circa 1 milione di euro. Quelle comminate però, non quelle incassate“.

Tutto questo senza considerare il “decoro della città”: vedere cassonetti, per altro a volte maleodoranti, 365 giorni all’anno 24 ore su 24, non è esattamente un “bel vedere” e non è un bel biglietto da visita per una città con velleità europee.
Ci sono molte città, ad iniziare da Bergamo che da decenni ha scelto la raccolta “porta a porta” di tutti i rifiuti.

Non da ultimo perchè insistere sui cassonetti quando, oggi, non paghiamo ogni volta che apriamo la calotta (anche se molti lo pensano). A breve arriverà la tariffa puntuale, già in arrivo con il verde (dove i green box saranno eliminati entro un mese circa) e quindi , allora sì pagheremo ogni volta che apriamo la calotta.

La maggior parte dei bresciani pagherà meno, è vero. Ma quanti lo capiranno? E c’è da scommettere che i rifiuti, accanto ai cassonetti, saranno molti, molti di più. A quel punto cosa farà la Loggia? Risolverà aumentando le “foto trappole”?

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