La vicenda dell’esumazione delle tombe dei bambini mai nati nel cimitero Vantiniano ora si sposta sul piano legale. Le famiglie coinvolte infatti, si sono affidate all’avvocato Francesco Mingiardi che ha spedito alla Loggia un atto di contestazione di illegittimità.
Nel documento viene ripercorsa tutta la vicenda fin dalla scoperta delle esumazioni nell’autunno 2021 e i vari passagi che sono seguiti, come la richiesta da parte dei genitori di riavere i resti dei bambini o gli effetti personali che si trovavano vicino ai cippi. Richiesta che non sarebbe stata esaudita.
“Non è stato loro consegnato alcun resto organico né gli altri effetti personali riposti con i piccoli corpi, né, per chi le aveva fatte realizzare, le bare in legno e le lapidi in marmo” scrive il legale.
Vengono quindi evidenziati una serie di errori che secondo Mingiardi la Loggia avrebbe commesso con l’azione di esumazione delle piccole tombe. Comportamenti che vengono definiti dal legale “gravemente illegittimi” e che hanno fatto sì che i familiari “non potranno mai più raccogliersi davanti alle sepolture dei propri cari”.
Per questi motivi viene richiesta al Comune la ricerca e la raccolta dei resti dei bambini allo scopo di deporli in un ossario che diventi luogo del ricordo, oltre a una richiesta di danni (in buona sostanza un risarcimento) da quantificare.