In questi ultimi giorni le valanghe hanno colpito un po’ in tutto l’arco alpino. Una vittima si è registrata anche sul ghiacciaio Presena e in questa slavina è rimasto gravemente ferito anche un bresciano. La Provincia di Brescia tiene quindi alta l’attenzione sul fenomeno, in particolare per quanto riguarda i versanti della strada del Crocedomini a Bagolino.

Le recenti nevicate hanno depositato al suolo circa un metro di neve fresca nella zona delle Prealpi Bresciane e, in particolare, nella zona del Gaver. Ciò ha spinto le autorità a intervenire con un monitoraggio dal cielo e con interventi di distacco artificiale degli ammassi nevosi nei siti valanghivi del Monte Misa che incombevano sulla strada provinciale.

Per l’operazione si è utilizzato il sistema “Daisy bell”. Si tratta di piccole esplosioni prodotte dall’omonima campana, sospesa e trasportata da un elicottero. Una volta in quota, la campana rilascia una miscela di idrogeno e ossigeno per scuotere e distaccare il manto nevoso.

Nella campana vengono miscelati i gas che poi vengono accesi con un sistema elettrico causando l’esplosione. L’onda d’urto, diretta verso il basso, favorisce il distacco della neve; le vibrazioni fungono così da stimolo per una valanga programmata.

La valanga programmata