“Domani sera arriviamo in 20-30 e ti meniamo”. Venerdì sera una discussione per futili motivi si era conclusa con la promessa che 24 ore più tardi sarebbero arrivati in 20 o 30 a dargli una lezione. E così è stato.
ALLA METRO CASAZZA SONO SPUNTATI ANCHE I COLTELLI. IL RACCONTO DI UNA DELLE “VITTIME”
Ieri sera, intorno alle 21.30, per difendere il loro amico si erano presentati in 9: quattro italiani, due italo marocchini, un ganese, uno del Burkina Faso e uno ucraino.
Arrivati alla stazione della metro Casazza, ci racconta uno dei 9, “abbiamo visto sbucare dalle scale mobili una 20ina, o forse più, di giovani e giovanissimi, tutti di nazionalità egiziana. Erano armati di coltelli e li hanno puntati contro di noi. Abbiamo tentato di fuggire. I miei amici sono riusciti, io sono inciampato e caduto. In 4 o 5 mi hanno raggiunto e iniziato a tirarmi calci sulla schiena, sulle gambe e in faccia ma con le mani sono riuscito a ripararmi dai colpi. Hanno tentato anche di rubarmi il berretto e le scarpe ma ad un certo punto sono stati fermati da un loro amico, penso, che gli ha urlato “è la persona sbagliata”. Mi hanno chiesto scusa più volte e si sono allontanati.
Nel frattempo qualcuno aveva chiamato la Polizia che è arrivata con alcune pattuglie.