Sono ore frenetiche di preparazione in vista del ritorno a scuola in presenza, distante ormai solo una manciata di giorni. Lunedì si inizia e i nodi da sciogliere non mancano tanto a livello nazionale quanto locale dove la problematica principale sembra essere rappresentata dal trasporto pubblico.
Una decina di giorni fa l’agenzia Tpl aveva lanciato l’allarme perché molte scuole della provincia avevano rifiutato di adottare l’ingresso scaglionato in due turni. “Così è impossibile organizzare i trasporti” avevano fatto sapere dall’agenzia e a stretto giro di posta era sceso in campo il prefetto Attilio Visconti per trovare una mediazione.
Questa mediazione, un’accorata richiesta di “collaborazione”, aveva però lasciato indifferenti tre istituti superio del Garda: il Fermi di Salò, il Bazoli di Desenzano e il Cerebotani di Lonato.
Allora è tornata in campo la Prefettura organizzando tre incontri con i dirigenti degli istituti e le altre forze in campo. I tavoli si sono tenuti nelle ultime ore e stando a quanto comunicato la quadra è stata trovata. La Prefettura parla infatti di grandissima disponibilità al superamento, con modalità differenti, degli ostacoli presenti garantendo già dalle prossime settimane il doppio turno di entrata e uscita.
“Sono molto soddisfatto dell’esito degli incontri attraverso cui è stato possibile porre in essere un ulteriore importantissimo tassello per l’inizio del nuovo anno scolastico – ha dichiarato poi Visconti – È stato recepito dai dirigenti l’obiettivo della necessaria omogeneità dei vari sistemi di servizi pubblici finalizzati al benessere del cittadino quale obiettivo primario e soprattutto di come, anche un singolo rifiuto, possa mettere in crisi il sistema dei trasporti in una tratta delicata come quella Gardesana”.