A pochi giorni dall’inizio della scuola ci sono alcuni nodi che devono ancora essere sciolti, anzi sono venuti al pettine proprio a causa dell’impellenza di tale scadenza. Poche ore fa l’accusa dell’agenzia Tpl di Brescia ai dirigenti scolastici che avrebbero proposto orari incompatibili con necessità e limiti del trasporto pubblico, ora una lettera del Prefetto che chiede “collaborazione”.
In tal senso giovedì è convocato un incontro fra il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Giuseppe Bonelli e i presidi stessi. La richiesta di Attilio Visconti è che le parti trovino una quadra in tempo per la prima campanella, quadra che potrà arrivare solo con lo scaglionamento degli ingressi alle 8 e alle 10 attualmente non molto gradito agli istituti.
“Se è pur vero e comprensibile che esistono difficoltà di scaglionamento per alcune scuole – ha detto il Prefetto – è pur vero che uno sforzo finale e decisivo a tutela dei giovani e dei lavoratori del settore trasporti risulta assolutamente indispensabile e non può per nessuna ragione essere posposto a qualsivoglia motivazione organizzativa o di principio”.
Questa l’esortazione di Visconti a salvaguardia delle lezioni in presenza “con ogni mezzo e con ogni sacrificio” invitando a raggiungere l’obiettivo posto dalla Tpl del doppio ingresso con percentuali di 60% alle 8 e di 40% alle 10.